SI AVVICINANO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Il Decreto Legge n.26/2020, che ha introdotto nuove disposizioni per le consultazioni elettorali per l’anno in corso, è stato convertito con Legge 19 giugno 2020, n.59.

Con D.M. del 15 luglio 2020 sono state fissate, per domenica 20 e lunedì 21 settembre, le prossime elezioni amministrative, con eventuale ballottaggio il 4 e 5 ottobre.

Sono 1.144 i Comuni interessati dalla consultazione amministrativa.

Tra di loro sono 961 Comuni che si recano alle urne per scadenza naturale, 5 per nuova istituzione del Comune e 178 per motivi diversi.

Sono i dati dell’Atlante dei Comuni pubblicato sul sito dell’Anci, elaborato sui dati del Viminale. Un elenco in via di aggiornamento, visto che potranno aggiungersi gli enti la cui giunta verrà sciolta entro il 31 luglio 2020.

Per qualunque carica vogliate candidarvi è importante che vi prepariate bene sia che dobbiate studiare da Sindaco che da consigliere.

Una attenzione particolare tocca ai consiglieri comunali di opposizione, costretti, spesso da soli a contrastare la macchina amministrativa comunale.

Il Sindaco di tutti: come gestire il comune per un risultato durevole:
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/121044/il-sindaco-di-tutti/

Manuale per un consigliere comunale di opposizione: come sfidare la maggioranza
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/217867/manuale-per-un-consigliere-comunale-di-opposizione-5/

Utopia di un Comune e come realizzarla
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/304795/utopia-di-un-comune-2/

Cittadini protagonisti in comune per attuare la Costituzione
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/408237/cittadini-protagonisti-in-comune-per-attuare-la-costituzione/

LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE PREVISTE PER QUESTA PRIMAVERA SI TERRANNO IN UNA DOMENICA TRA IL 15 SETTEMBRE E IL 15 DICEMBRE E ANDRANNO AL VOTO I COMUNI I CUI ORGANI DEVONO ESSERE RINNOVATI PER MOTIVI DIVERSI DALLA SCADENZA ORDINARIA PURCHE’ LE CONDIZIONI CHE RENDONO NECESSARIO IL VOTO SI VERIFICHINO ENTRO IL 27 LUGLIO 2020

Il 20 aprile il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge n. 26 con il quale sono state emanate disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali per l’anno 2020:

In considerazione della situazione epidemiologica da COVID-19, in via eccezionale, i termini per le consultazioni elettorali di cui al presente comma sono fissati come di seguito indicato:
a) in deroga a quanto previsto dall’articolo 86, commi 3 e 4, del decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, nonché dall’articolo 21-ter, comma 3, del decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, il termine entro il quale sono indette le elezioni suppletive per la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica per i seggi che siano dichiarati vacanti entro il 31 luglio 2020 e’ fissato in duecentoquaranta giorni dalla data della vacanza dichiarata dalla Giunta delle elezioni;
b) in deroga a quanto previsto dall’articolo 1, comma 1, della legge 7 giugno 1991, n. 182, limitatamente all’anno 2020, le elezioni dei consigli comunali e circoscrizionali previste per il turno annuale ordinario si tengono in una domenica compresa tra il 15 settembre e il 15 dicembre 2020;
c) sono inseriti nel turno di cui alla lettera b) anche le elezioni nei comuni i cui organi devono essere rinnovati per motivi diversi dalla scadenza del mandato, se le condizioni che rendono necessarie le elezioni si verificano entro il 27 luglio 2020;
d) in deroga a quanto previsto dall’articolo 5, comma 1, della legge 2 luglio 2004, n. 165, gli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario il cui rinnovo e’ previsto entro il 2 agosto 2020 durano in carica cinque anni e tre mesi; le relative elezioni si svolgono esclusivamente nei sessanta giorni successivi al termine della nuova scadenza del mandato o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori.

In considerazione di sopravvenute specifiche situazioni epidemiologiche da COVID-19, le consultazioni elettorali di cui al comma 1, anche già indette, possono essere rinviate di non oltre tre mesi, con lo stesso provvedimento previsto per la relativa indizione. Restano comunque valide le operazioni già compiute per lo svolgimento delle elezioni medesime.

LA MIA PETIZIONE PER TORNARE AL SORTEGGIO DEGLI SCRUTATORI NELLE ELEZIONI COMUNALI HA TROVATO ASCOLTO

SORTEGG

All’inizio della presente legislatura ho inviato in data 25 aprile 2018 al Presidente Fico una Petizione contenente alcune proposte di modifica della normativa per gli enti locali, tra cui la procedura per la nomina degli scrutatori nei seggi per le elezioni comunali prevedendo la reintroduzione del sorteggio.

Come previsto dal Regolamento della Camere la mia petizione (alla quale è stato assegnato il n. 30) è stata annunciata all’Assemblea nella seduta del 20 luglio scorso ed assegnata alla Commissione affari costituzionali.

L’on.le Nesci ed altri hanno presentato a loro volta la Proposta di legge:  “Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, concernente l’elezione della Camera dei deputati, e al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570, concernente l’elezione degli organi delle amministrazioni comunali, nonché altre norme in materia elettorale e di referendum previsti dagli articoli 75 e 138 della Costituzione” (543) che è stata assegnata in sede referente alla Commissione Affari Costituzionali acquisendo poi il parere delle Commissioni:  II Giustizia, V Bilancio e Tesoro, VII Cultura, VIII Ambiente, XI Lavoro e XII Affari sociali.

Da quanto si apprende dal sito della Camera in data odierna la proposta di legge è stata approvata dalla Camera e trasmessa al Senato.

INDETTE LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2018

viminale2-550Il Ministero dell’Interno comunica che domenica 10 giugno gli elettori dei 594 comuni delle regioni a statuto ordinario interessati dalle elezioni amministrative 2018 andranno alle urne per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali, nonché per l’elezione dei consigli circoscrizionali.

La data è stata fissata con decreto dal ministro dell’Interno Marco Minniti.

L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 24 giugno.

Le consultazioni amministrative 2018 riguardano in tutto 797 comuni italiani, dei quali 203 nelle regioni a statuto speciale.

Il voto in Sicilia è fissato nella stessa data del 10 giugno, mentre in Friuli – Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Trentino – Alto Adige gli elettori interessati andranno al voto rispettivamente il 29 aprile, il 20 maggio e il 27 maggio 2018.

Sul totale dei comuni si contano:

– 114 comuni “superiori”, cioè con più di 15.000 abitanti (più di 3.000 in provincia di Trento), e 683 “inferiori”;
– 21 capoluoghi di provincia.

I consigli circoscrizionali interessati sono il III e l’VIII Municipio di Roma Capitale.

Il dettaglio dei dati si può trovare  qui Elenco dei Comuni dove si vota.

Qui trovate il decreto:

DM 30 MARZO 2018

LA CORTE COSTITUZIONALE HA DICHIARATO INAMMISSIBILI QUATTRO CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE RIGUARDANTI L’ITALICUM E IL ROSATELLUM

consuLa Corte Costituzionale nella Camera di Consiglio di oggi, 12 dicembre, ha discusso, in sede preliminare di ammissibilità, quattro conflitti di attribuzione riguardanti le procedure di approvazione delle leggi elettorali cosiddette Italicum e Rosatellum.

Tre conflitti sono stati presentati da alcuni soggetti che si sono qualificati allo stesso tempo come elettori, soggetti politici, parlamentari e rappresentanti di un gruppo parlamentare (Movimento 5 Stelle).
Nessuno dei tre ricorsi individua in modo chiaro e univoco né la qualità in cui i ricorrenti si rivolgono alla Corte né le competenze eventualmente lese né l’atto impugnato.
Tali gravi carenze degli atti introduttivi non mettono la Corte in condizione di deliberare sul merito delle questioni. Perciò ne è stata dichiarata l’inammissibilità.

Il quarto ricorso è stato proposto congiuntamente dal Codacons, da un cittadino elettore e da un senatore contro il Governo, per aver posto la questione di fiducia, alla Camera dei deputati, durante l’iter di approvazione della legge elettorale cd. Rosatellum.
Per ragioni analoghe anche tale conflitto è stato dichiarato inammissibile.
Inoltre, posto che un senatore non ha titolo per sollevare conflitto contro il Governo, per di più lamentando vizi del procedimento parlamentare seguito presso la Camera dei deputati, nessuno dei ricorrenti è, nel caso di specie, qualificabile quale potere dello Stato.

Tra breve sarà presentato un nuovo ricorso da parte dell’Associazione “Attuare la Costituzione”

 

ASPETTANDO LA NUOVA LEGGE ELETTORALE

nuova-legge-elettorale-italia-consulta-italicum-orig_slideIl sistema elettorale del Parlamento ha subito negli anni molte variazioni

Le prime elezioni politiche nel 1948 si tennero con il sistema di voto introdotto con il D.lgt n. 74/46  e utilizzato per la prima volta per le elezioni dell’ Assemblea Costituente.  

Il sistema fu poi recepito come normativa elettorale per la Camera dei deputati. con la legge n. 26/48.

Per quanto riguarda il Senato i criteri di elezione vennero stabiliti con la legge n. 28/48 la quale, rispetto a quella per la Camera, conteneva alcuni piccoli correttivi in senso maggioritario, pur mantenendosi anch’essa in un quadro largamente proporzionale.

All’epoca si cerò di mantenere una differenziazione tra i due rami del Parlamento:

  •  La Camera dei deputati è tutta elettiva, mentre possono far parte del Senato anche non più di cinque membri vitalizi nominati dal Presidente della Repubblica;
  • Sono differenti i requisiti prescritti per l’elettorato attivo e passivo, anche se progressivamente si sono ridotti;
  • Era differente la durata delle due rami: cinque anni per la Camera e sei per il Senato; 
  • È più diverso il rapporto rappresentativo;
  • Erano diversi i sistemi elettorali e questo non fu un caso, a frutto di una scelta voluta.

Nel complesso le differenze tra i due rami del Parlamento secondo i padri Costituenti mirava a realizzare il principio degli checks and balances (pesi e contrappesi) proprio dei sistemi democratici e con cui  si indica quell’insieme di meccanismi politico-istituzionali finalizzati a mantenere l’equilibrio tra i vari poteri all’interno dello Stato.

Ora si vuole “armonizzare” i due sistemi elettorali per evitare che possano esserci situazioni di ingovernabilità, ma in questo modo verrebbe a cadere proprio quel sistema di controllo e bilanciamento reciproco voluto da chi ha scritto la nostra Costituzione. 

Ma allora si vogliono rendere le due Camere sempre più identiche per far cadere questo principio di sicurezza e rendere di fatto inutile la presenza del Senato cercando di far rientrare (come al solito) dalla finestra quello che il popolo ha bocciato con il referendum del 4 dicembre.

Questo non sembra che possa essere consentito dalla Corte Costituzionale.

Qui trovate comunque le ipotesi oggi sul tappeto…. 

SISTEMA DI ELEZIONE DEL SENATO

SISTEMA DI ELEZIONE DELLA CAMERA

AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI: DELIBERA 18 APRILE 2017 – ELEZIONI COMUNALI 11 GIUGNO

AGCOM XSulla Gazzetta ufficiale n. 99 del 29 aprile è stata pubblicata la delibera dell’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alle campagne per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali, nonché dei consigli circoscrizionali, fissate per il giorno 11 giugno 2017.

Si tratta di un provvedimento che ogni candidato deve conoscere per poter affrontare in maniera adeguata la campagna elettorale.

Qui trovate il documento dell’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni delibera 18_4_2017

LA CASSAZIONE HA SOSPESO LE OPERAZIONI RELATIVE AI REFERENDUM PROMOSSI DALLA CGIL

referendumCon ordinanza firmata oggi, l’Ufficio Centrale per il referendum presso la Suprema Corte di Cassazione ha sospeso con effetto immediato le operazioni  relative ai   referendum che riguardavano “l’abrogazione disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti” e “l’abrogazione disposizioni sul lavoro accessorio”, i cosiddetti voucher.

Il capo dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’interno ha conseguentemente diramato una circolare ai prefetti che dovranno darne  tempestiva comunicazione ai sindaci, ai segretari comunali, agli ufficiali elettorali ed ai presidenti delle Commissioni e Sottocommissioni elettorali circondariali.

MINISTERO DELL’INTERNO: LE ISTRUZIONI PER LA PRESENTAZIONE E L’AMMISSIONE DELLE CANDIDATURE PER LE ELEZIONI COMUNALI 2017

ELEZIONIAlcuni candidati mi hanno chiesto lumi circa la presentazione delle candidature alle prossime elezioni comunali (dato che oramai le province non ci sono più).

Al riguardo, come sempre, il Ministero dell’interno ha predisposto le istruzioni che hanno lo scopo di fornire ai competenti organi un’opportuna guida nel compimento delle operazioni relative alla presentazione e all’ammissione delle candidature per l’elezione diretta del sindaco e del consiglio comunale nei comuni delle regioni a statuto ordinario.
Nella pubblicazione vengono illustrate le norme che regolano il procedimento di preparazione e presentazione delle candidature nonché del loro esame da parte delle commissioni e sottocommissioni elettorali circondariali.
La materia viene trattata unitariamente per le due categorie di  comuni previste dalla vigente legislazione: quelli con popolazione sino a 15.000 abitanti e quelli con popolazione superiore a detto limite demografico; quando sono necessarie istruzioni distinte (in conseguenza dei diversi sistemi elettorali adottati), sono state predisposte, di volta in volta, opportune avvertenze.
Il Dicastero anche in questa edizione ha inserito alcuni temi di giurisprudenza in relazione alla presentazione e all’ammissione delle candidature, aggiornandole alla luce dei più recenti orientamenti del Consiglio di Stato.

Il documento lo trovate qui: Elezione diretta del sindaco e del consiglio comunale Istruzioni per la presentazione e l’ammissione delle candidature Edizione 2017

FINALMENTE SAPPIAMO QUANDO ANDARE A VOTARE

viminale2-550Con decreto del ministro dell’Interno Marco Minniti, è stata fissata la data per lo svolgimento delle consultazioni per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali, nonché per l’elezione dei consigli circoscrizionali nelle regioni a statuto ordinario per domenica 11 giugno 2017.

L’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci avrà luogo domenica 25 giugno.

I Comuni interessati alla consultazione sono 1021, di cui 796 nelle regioni a statuto ordinario e 225 nelle regioni a statuto speciale, dove lo svolgimento delle elezioni è stato fissato autonomamente, spesso anche in data diversa da quella prevista per le regioni a statuto ordinario.
Nel dettaglio, 163 sono i comuni superiori ai 15000 abitanti, di cui 25 comuni capoluogo di provincia (tra questi 4 comuni capoluogo di regione: Palermo, Genova, Catanzaro e L’Aquila) e 858 comuni inferiori ai 15000 abitanti.

Qui trovate l’ Elenco dei Comuni al voto.

Qui trovate il  Decreto Ministeriale