LA CULTURA COME ELEMENTO DI COESIONE DELLA COMUNITA

UE – EUROPEAN COMMISSON – JOINT RESEARCH CENTER

L’articolo 9 della Costituzione recita: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura…”

Il nostro Paese attraversa una gravissima crisi economica: appare chiaro che la Nazione deve ricercare energie nuove per ripartire.

La cultura, custodita nel Medio Evo nei monasteri, ha rappresentato il motore per il nostro meraviglioso Rinascimento che portò grandi e duraturi benefici economici.

“La cultura da elemento aggiuntivo deve diventare elemento centrale e costitutivo dello sviluppo nazionale. Solo facendo questo salto di approccio si potranno avere politiche e strategie nazionali organiche, che integrino al massimo il ruolo centrale che i Comuni da anni svolgono in questo settore”[1].

Il 30 ottobre 2019 i Comuni e gli attori del territorio presenti ad Agrigento hanno approvato una Carta che ha preso il nome di quella città in cui hanno affermato come l’Italia rappresenti un vero e proprio “unicum” mondiale per la quantità e patrimonio culturale presente, in maniera diffusa, su tutto il territorio nazionale. Il nostro patrimonio culturale diffuso in molti casi si presenta difficilmente accessibile e con significativi problemi di conservazione i flussi di turismo culturale, per quanto in notevole crescita, si polarizzano in pochi siti, che presentano crescenti problemi di sovraffollamento.

In tutta la Penisola e in particolare culturali potrà rappresentare un importante volano di crescita e sviluppo. Oltre l’obiettivo di una “tutela attiva” di questo patrimonio, che coinvolga quanto più possibile le comunità territoriali, è stata riaffermata la necessità di valorizzare e potenziare le forme di collaborazione pubblico-privato sociale che già hanno dato positivi riscontri.

Il Comune di Milano grazie ad una attenta politica in questo campo è stato inserito tra le prime cinque città culturali e creative d’Europa[2] dal ranking elaborato dalla Commissione Europea basato su 29 indicatori[3].

L’assessore alla cultura del comune di Milano alla scadenza dell’incarico ha affermato che «La cultura rappresenta un elemento imprescindibile di coesione e di inclusione sociale per i Comuni di ogni dimensione e può rappresentare un fattore trainante di sviluppo economico e occupazionale, una leva di rigenerazione urbana oltre che un fattore di attrattività»[4].

Dall’esame del rendiconto di un Comun si può rilevare quanto abbia fatto per la cultura e a quanto sia ammontata la spesa per ciascun abitante. Poi basterà confrontare il dato con quello di altri Comuni della stessa categoria.


[1]P. FASSINO, Convegno ANCI Cultura e turismo, Roma, 24 luglio 2014

[2]Joint Research center, European Commission, The cultural and creative cities Monitor, 2019

[3]In Europa sono 190 città sono state selezionate e di queste solo dieci sono italiane

[4] F.DEL CORNO, Mettere la cultura al centro delle città, Il Sole 24 Ore del 26 settembre 2021

IL RAPPORTO 2021 DELLA RGA SULLE TENDENZE DEL SISTEMA PENSIONISTICO E DI PROTEZIONE SOCIALE

La Ragioneria Generale dello Stato del MEF ha pubblicato un Rapporto che illustra e analizza i risultati delle previsioni della spesa pubblica per pensioni, sanità ed assistenza alle persone non autosufficienti (Long Term Care – LTC) in rapporto al PIL. Tali previsioni sono effettuate con i modelli della Ragioneria Generale dello Stato (RGS) aggiornati al 2021 e utilizzano scenari di previsione definiti sia a livello nazionale che in ambito europeo. Questi ultimi sono elaborati dal gruppo di lavoro sugli effetti finanziari dell’invecchiamento demografico, costituito presso il Comitato di Politica
Economica del Consiglio Ecofin (Economic Policy Committee – Working Group on Ageing, EPC-WGA). Lo scenario EPC-WGA impiegato nel presente Rapporto recepisce le ipotesi strutturali di carattere macroeconomico e demografico che sono state utilizzate per il Rapporto di Ageing 2021, pubblicato a maggio 2021. Tali ipotesi di scenario sono state concordate dal Working Group on Ageing e approvate dal Comitato di Politica Economica del Consiglio Europeo lo scorso giugno 2020.

Molto interessante la disamina delle prestazioni di protezione sociale nella UE:

LA RELAZIONE ANNUALE DELL’AUTORITA’ DI REGOLAZIONE PER ENERGIA RETI E AMBIENTE

Tra le missioni dei Comuni la 16a riguarda l’ energia e la diversificazione delle fonti energetiche, ma pochi amministratori se ne occupano.

Come negli anni passati l’ARERA ha pubblicato la propria relazione annuale che è composta di due volumi dedicati: il primo allo stato dei servizi e il secondo all’attività svolta.

Molto interessante è la parte della relazione dedicata alla tutela del consumatore.

Come si legge nella relazione il 2020 è stato un anno sfidante per molti motivi; tra gli altri, anche con riferimento agli strumenti di informazione, trattazione di reclami, istanze, segnalazioni e risoluzione delle controversie, appartenenti al sistema di tutele per i clienti e gli utenti finali dei settori regolati, gestiti in avvalimento, per conto dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, da Acquirente unico mediante lo Sportello per il consumatore energia e ambiente (Sportello) e il Servizio conciliazione.
I sopra citati servizi, come meglio dettagliati successivamente in questo capitolo, sono stati garantiti anche durante i mesi di lockdown nazionale causato dall’epidemia di Covid-19, in virtù della loro natura prevalentemente online, nonché della tempestiva adozione, da parte dell’Autorità, di specifiche misure procedurali e operative per il loro svolgimento. Al riguardo, per esempio, con la delibera 12 marzo 2020, 59/2020/R/com, l’Autorità, fra l’altro, ha allungato il termine massimo di conclusione delle procedure conciliative dinanzi al Servizio conciliazione, portandolo da 120 a 180 giorni solari, decorrenti dalla data di presentazione della domanda completa, in costanza dello stato di emergenza dichiarato sull’intero territorio nazionale; oppure, per quanto concerne il call center dello Sportello, sono state implementate modalità di lavoro anche da remoto ed è stato reso disponibile, da aprile 2020, il servizio di call back per i clienti o utenti in caso di linea occupata, quale alternativa a ulteriori tentativi telefonici o alla formulazione del quesito per iscritto. Inoltre, per poco più di quattro mesi, in gran parte coincidenti con il lockdown nazionale, è stato attivato un pulsante ad hoc dell’albero fonico dedicato ai provvedimenti dell’Autorità connessi all’emergenza sanitaria.

Contratti pubblici: la proroga tecnica reiterata viola i principi comunitari di libera concorrenza

Roma, la Galleria Sciarra, sede dell’ANAC

L’ANAC con delibera del 28 luglio 2021, n. 576 ha affrontato il problema delle proroghe tecniche dei contratti

La proroga dei contratti pubblici, cosiddetta tecnica, diretta a consentire la mera prosecuzione del rapporto contrattuale in attesa di nuova procedura di gara, ha carattere eccezionale e di temporaneità. Si tratta, in sostanza, di uno strumento volto esclusivamente ad assicurare una data prestazione in favore della pubblica amministrazione, nel passaggio da un regime contrattuale ad un altro. L’utilizzo reiterato della proroga tecnica, che si traduce in una fattispecie di affidamento senza gara, comporta la violazione dei principi comunitari di libera concorrenza e parità di trattamento.

Il principio è stato ribadito e chiarito da Anac, intervenendo in merito alla gestione e manutenzione delle apparecchiature biomediche dell’Azienda sanitaria della Provincia di Foggia.

Nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo sui contratti pubblici spettante ad Anac, l’Autorità ha riscontrato come le proroghe tecniche disposte dall’Asl di Foggia risultassero effettuate in carenza di una specifica previsione contrattuale, nonché in forma retroattiva, ad affidamento già scaduto. Inoltre le proroghe di fatto erano riconducibili al prolungarsi dei tempi per la gara, e le attività di controllo di appalto effettuate dall’Asl di Foggia risultavano limitate e non sufficienti ai fini dell’accertamento della regolare esecuzione prevista dal contratto e dai capitolati.

Le stesse modalità di gestione, da parte dell’Asl di Foggia, delle criticità emerse in sede di controllo tecnico contabile sono apparse atipiche e non conformi al capitolato.

ARRIVA LA TRANSIZIONE DIGITALE: MA I COMUNI SONO PRONTI ?

Trento, 3 settembre 2021 “Dialogo sulla transizione digitale”

Il 3 settembre si è tenuto a Trento un “Dialogo sulla transizione digitale” che è stato anche trasmesso in streaming nel corso del quale sono state presentate molte esperienze per la digitalizzazione degli enti locali a partire dalla città ospitante.

Purtroppo la situazione in Italia non è rosea, come ci dimostra il Digital Economy and Society Index (DESI), un indice composito pubblicato annualmente dalla Commissione europea dal 2014. Misura i progressi compiuti dagli Stati membri dell’UE verso un’economia e una società digitali, riunendo una serie di indicatori pertinenti. Il DESI è composto da cinque aree politiche principali, che raggruppano complessivamente 37 indicatori.

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LA CORTE DEI CONTI HA SVOLTO UN’ANALISI SUILLE PARTECIPATE DEGLI ENTI TERRITORIALI RELATIVA ALL’ANNO 2018

L’ufficio stampa della corte dei conti informa che la Corte dei conti con deliberazione 15/SEZAUT/FRG ha individuato 7.154 organismi partecipati in via diretta e indiretta dagli enti territoriali e ha rilevato 101.478 partecipazioni, di cui 23.154 dirette e 78.324 indirette, per la maggior parte riferite ai Comuni (quasi il 97%) e localizzate prevalentemente al Nord Italia (75%). Nell’esercizio 2018 è in perdita circa il 23% delle 2.656 società a controllo pubblico, con un risultato d’esercizio negativo che si attesta sul valore di 555 milioni di euro.

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LE COMUNITA’ ENERGETICHE RINNOVABILI

Grazie alla conversione in legge del DL 162/2019 avvenuta con l’art. 42-bis della legge 28 febbraio 2020, n. 8 sono state introdotte anche nel nostro Paese le “comunità energetiche rinnovabili”, ovvero associazioni tra cittadini, attività commerciali, autorità locali o imprese che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di impianti per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.

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IL RAPPORTO QUADRIMESTRALE DELL’ANAC SULLE PROCEDURE DI AFFIDAMENTO SUPERIORI A 40.000 EURO DELLA P.A.

L’ANAC ha pubblicato il proprio rapporto quadrimestrale sui contratti pubblici, redatto sulla base dei dati contenuti nella Banca Unica Nazionale alla data del 7 giugno 2021. I dati fanno riferimento alle procedure di affidamento perfezionate (superiori a 40.000 euro), per cui è stato pubblicato un bando o è stata manifestata la volontà di affidare l’appalto.

Si tratta di una analisi molto interessante sui comportamenti di spesa dei Comuni e delle altre amministrazioni pubbliche.

https://www.anticorruzione.it/documents/91439/2467583/Rapporto+Quadrimestrale+contratti+pubblici+set-dic+2020.pdf/e3e8c35d-c57f-5676-3e47-70b84fce6db6?t=1627366993497