DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2022

Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 6 aprile 2022, alle ore 17.40 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2022, previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica (legge 31 dicembre 2009, n. 196).

Il Documento tiene conto del peggioramento del quadro economico determinato da diversi fattori, in particolare l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’aumento dei prezzi dell’energia, degli alimentari e delle materie prime, l’andamento dei tassi d’interesse e la minor crescita dei mercati di esportazione dell’Italia. Tali fattori sono oggi tutti meno favorevoli di quanto fossero in occasione della pubblicazione della Nota di aggiornamento al DEF (NADEF) nello scorso settembre.

In tale scenario, la previsione tendenziale di crescita del prodotto interno lordo (PIL) per il 2022 scende dal 4,7% programmatico della NADEF al 2,9%, quella per il 2023 dal 2,8% al 2,3%.

Il disavanzo tendenziale della pubblica amministrazione è indicato al 5,1% per quest’anno; scende successivamente fino al 2,7% del PIL nel 2025. Gli obiettivi per il disavanzo contenuti nella NADEF sono confermati: il 5,6% nel 2022, in discesa fino al 2,8% nel 2025. Vi è quindi un margine per misure espansive (0,5 punti percentuali di PIL per quest’anno, 0,2 punti nel 2023 e 0,1 punti nel 2024 e nel 2025).

Questo spazio di manovra sarà utilizzato dal Governo per un nuovo intervento con diverse finalità, in particolare per contenere il costo dei carburanti e dell’energia per famiglie e attività produttive, potenziare gli strumenti di garanzia per l’accesso al credito delle imprese, integrare le risorse per compensare l’aumento del costo delle opere pubbliche e ripristinare alcuni fondi utilizzati a parziale copertura del recente decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17.

Per effetto di questi interventi, la crescita programmatica sarà lievemente più elevata di quella tendenziale, soprattutto nel 2022 e nel 2023 (3,1% e del 2,4%), con riflessi positivi sull’andamento dell’occupazione. Il rapporto debito/PIL nello scenario programmatico diminuirà quest’anno al 147,0%, dal 150,8% del 2021, per calare poi progressivamente fino al 141,4% nel 2025.

La decisione di confermare gli obiettivi programmatici di disavanzo testimonia l’attenzione verso la sostenibilità della finanza pubblica. Al contempo, per il Governo resta imprescindibile continuare a promuovere una crescita economica elevata e sostenibile. Laddove necessario, il Governo non esiterà a intervenire con la massima determinazione e rapidità a sostegno delle famiglie e delle imprese italiane.

DDL BILANCIO 2021 E DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI BILANCIO (DPB)

Il Consiglio dei Ministri si è riunito domenica 18 ottobre 2020, alle ore 1.05 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e il bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.

Il provvedimento trova la sua traduzione sul piano contabile nel Documento programmatico di bilancio per il 2021 che viene quindi trasmesso alla Commissione europea.

Il disegno di legge prevede una significativa espansione fiscale e contiene importanti provvedimenti che rappresentano la prosecuzione delle misure intraprese sinora per proteggere la salute dei cittadini e garantire la sicurezza e la stabilità economica del Paese. Allo stesso tempo, vengono messe in campo le risorse necessarie per garantire il rilancio del sistema economico, attraverso interventi su fisco, investimenti, occupazione, scuola, università e cultura.

Di seguito, i punti principali del provvedimento:

  1. FAMIGLIE: viene finanziata a partire da luglio 2021 una grande riforma per le famiglie, con l’introduzione dell’assegno unico che viene esteso anche agli autonomi e agli incapienti. Viene inoltre prolungata la durata del congedo di paternità.
  2. MEZZOGIORNO: viene portata a regime la fiscalità di vantaggio per il Sud con uno stanziamento di 13,4 miliardi nel triennio 2021-2023 e prorogato per il 2021 il credito di imposta per gli investimenti nelle Regioni del Meridione.
  3. CUNEO FISCALE: con circa 1,8 miliardi di euro aggiuntivi, per uno stanziamento annuale complessivo di 7 miliardi, viene portato a regime il taglio del cuneo per i redditi sopra i 28.000 euro.
  4. RIFORMA FISCALE: vengono stanziati 8 miliardi di euro annui a regime per la riforma fiscale, che comprende l’assegno unico, ai quali si aggiungeranno le risorse derivanti dalle maggiori entrate fiscali che confluiranno nell’apposito fondo “per la fedeltà fiscale”.
  5. GIOVANI: vengono azzerati per tre anni i contributi per le assunzioni degli under-35 a carico delle imprese operanti su tutto il territorio nazionale.
  6. MISURE DI SOSTEGNO ALL’ECONOMIA: viene istituito un fondo da 4 miliardi di euro a sostegno dei settori maggiormente colpiti durante l’emergenza COVID. Viene prorogata la moratoria sui mutui e la possibilità di accedere alle garanzie pubbliche fornite dal Fondo Garanzia PMI e da SACE. Viene fornito un sostegno aggiuntivo alle attività di internazionalizzazione delle imprese, con uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro. Vengono prorogate le misure a sostegno della ripatrimonializzazione delle piccole e medie imprese.
  7. LAVORO E PREVIDENZA: vengono finanziate ulteriori settimane di Cig COVID, con lo stesso meccanismo che prevede la gratuità della Cassa per chi ha registrato perdite oltre una certa soglia. Vengono prorogate le misure Ape Social e Opzione Donna.
  8. TRASPORTI PUBBLICI: con fondi aggiuntivi da utilizzare nei primi mesi del 2021, vengono incrementate le risorse per il trasporto pubblico locale, in particolare modo quello scolastico.
  9. SCUOLA, UNIVERSITÀ E CULTURA: viene finanziata con 1,2 miliardi di euro a regime l’assunzione di 25.000 insegnanti di sostegno e vengono stanziati 1,5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica. È previsto un contributo di 500 milioni di euro l’anno per il diritto allo studio e sono stanziati 500 milioni di euro l’anno per il settore universitario. Sono destinati 2,4 miliardi all’edilizia universitaria e ai progetti di ricerca. Vengono inoltre destinati 600 milioni di euro all’anno per sostenere l’occupazione nei settori del cinema e della cultura.

I 50° ANNIVERSARIO DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA MADRE TERRA – PER RIPARTIRE DOVREMO INVESTIRE SULLA DIFESA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE

Un bambino partecipa a un seminario organizzato da UNDP Perù e FAO ad Ayacucho, in Perù. 
Foto: UNDP Perù.

Oggi 22 aprile ricorre il 50° anniversario della Giornata mondiale della Madre Terra.

Il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres per la ricorrenza ha inviato un messaggio:

La Madre Terra sta chiaramente sollecitando un invito all’azione. La natura è sofferenza. Incendi australiani, record di calore e la peggiore invasione di locuste in Kenya. Ora affrontiamo COVID -19 , un legame di pandemia di salute in tutto il mondo con la salute del nostro ecosistema.

I cambiamenti climatici, i cambiamenti della natura causati dall’uomo e i crimini che interrompono la biodiversità, come la deforestazione, i cambiamenti nell’uso del suolo, l’intensificazione della produzione agricola e zootecnica o il crescente commercio illegale di animali selvatici, possono aumentare il contatto e la trasmissione di malattie infettive dagli animali a umani (malattie zoonotiche) come COVID-19.

Da una nuova malattia da infezione che emerge nell’uomo ogni 4 mesi, il 75% di queste malattie emergenti proviene da animali , secondo l’ambiente delle Nazioni Unite.

Ciò mostra le strette relazioni tra salute umana, animale e ambientale

Un impatto visibile e positivo, sia attraverso il miglioramento della qualità dell’aria o la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, è temporaneo, perché proviene da tragici rallentamenti economici e disagi umani.

Ricordiamo più che mai in questa Giornata internazionale della Madre Terra che abbiamo bisogno di passare a un’economia più sostenibile che funzioni sia per le persone che per il pianeta. Promuoviamo l’armonia con la natura e la Terra.

Ora tocca a noi, nei nostri paesi, nelle nostre città dobbiamo adoperarci anche nelle piccole cose per difendere il nostro pianeta.

Dalla crisi economica che seguirà l’emergenza da coronavirus per uscire dovremo ripensare il nostro rapporto futuro con il pianeta investendo sui nostri territori per prevenire le alluvioni e gli altri disastri che colpiscono il nostro Paese, per ripiantare gli alberi là dove servono, per risanare il suolo , l’aria e l’acqua dall’inquinamento che colpisce anche la nostra salute.

Dovremo fare più attenzione allo sviluppo sostenibile specialmente in agricoltura, mettendo al bando i tanti pesticidi che hanno distrutto i campi.

Come all’epoca del New Deal di Roosevelt molti posti di lavoro dovranno essere creati per iniziative a difesa del territorio e dell’ambiente, ma anche per le infrastrutture che la nostra Nazione potrà utilizzare per offrire economie esterne alle imprese.

Ci vuole un poco di lungimiranza da parte dei nostri governanti, che non tutti hanno.