AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI: DELIBERA 18 APRILE 2017 – ELEZIONI COMUNALI 11 GIUGNO

AGCOM XSulla Gazzetta ufficiale n. 99 del 29 aprile è stata pubblicata la delibera dell’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alle campagne per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali, nonché dei consigli circoscrizionali, fissate per il giorno 11 giugno 2017.

Si tratta di un provvedimento che ogni candidato deve conoscere per poter affrontare in maniera adeguata la campagna elettorale.

Qui trovate il documento dell’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni delibera 18_4_2017

LEGGE DI DELEGAZIONE EUROPEA 2016

consiglio-dei-ministri-2Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha approvato, in esame definitivo, un disegno di legge che delega il Governo al recepimento delle direttive europee e all’attuazione di altri atti dell’Unione europea (“Legge di delegazione europea 2016”).

Il provvedimento conferisce la delega al Governo per il recepimento di ventisei direttive europee, nonché per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni di sei regolamenti europei, indicando in taluni casi specifici principi e criteri direttivi. Sul testo, dopo l’esame preliminare, ha espresso il proprio parere favorevole la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano convocata in sessione europea.

Il disegno di legge mira a integrare l’ordinamento nazionale o a disciplinare ex novo aspetti della vita economica, sociale e sanitaria dei cittadini italiani in ambiti estremamente differenziati: dalla disciplina dei pacchetti turistici e dei servizi collegati a quella dei marchi d’impresa; dalla regolamentazione della distribuzione assicurativa, all’adeguamento della normativa in materia di abuso e di comunicazione illecita di informazioni privilegiate e manipolazioni del mercato (abusi di mercato), nonché in materia di indici usati come riferimento negli strumenti e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento; dal rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione d’innocenza e del diritto di presenziare al processo nei procedimenti penali, alle garanzie per i minori indagati o imputati; dalla protezione dei dati personali nelle attività di indagine, allo scambio automatico obbligatorio d’informazioni nel settore fiscale; dall’interoperabilità del sistema ferroviario dell’Ue e la sicurezza delle ferrovie e delle navi passeggeri, alla riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici nonché al divieto di commercializzazione delle borse di plastica in materiale leggero.

Il testo, inoltre, conferisce al Governo una delega legislativa biennale per l’introduzione di sanzioni penali ed amministrative per la violazione di precetti europei contenuti in regolamenti europei o in direttive recepite in via regolamentare o amministrativa, inidonee quindi a istituire sanzioni penali.

INSODDISFATTA L’UNIONE PROVINCE ITALIANE DALLE MISURE CONTENUTE NELLA MANOVRINA

upiIl presidente dell’UPI Variati ha dichiarato che il Decreto Legge sulla manovrina contiene risposte insufficienti per le province. I tre miliardi tagliati dal Governo ai bilanci delle Province nel 2015   sono stati dei prelievi forzosi, definiti irragionevoli dalla Corte dei Conti perché hanno inciso direttamente sui servizi e sulla stessa possibilità di garantire la sicurezza dei cittadini.

Secondo le rilevazioni della Sose, la società del Ministero dell’economia che stabilisce i fabbisogni standard degli enti locali, questi tagli avrebbero causato uno squilibrio di 651 milioni per le sola spesa corrente delle funzioni fondamentali.

Secondo il Presidente Variati, da quanto si legge sul sito dell’UPI  le misure previste dal Governo sarebbero del tutto insufficienti.

Per quanto riguarda le strade: il decreto stanzia 100 milioni per la manutenzione. In media, ed è una cifra anche al di sotto di quanto davvero servirebbe, le Province spenderebbero 7000 euro a chilometro per questi lavori. Considerato che le province gestiscono  130 mila chilometri di strade, vuol dire che con i 100 milioni previsti dal decreto vengono coperti appena 14 mila chilometri, solo il 10% del totale.

Il Presidente dell’UPI  conta sul Parlamento affinchè venga  garantito  l’effettivo esercizio delle funzioni fondamentali da parte delle Province e delle Città metropolitane, anche mediante l’attribuzione a carattere strutturale di adeguate risorse finanziarie.

Naturalmente la cosa interessa anche i Comuni che in base al principio della sussidiarietà fino a ieri beneficiavano di molti servizi da parte delle province.

LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI CORRE IN AIUTO AI COMUNI CON LA RINEGOZIAZIONE DEI PRESTITI

CDPLa Cassa depositi e Prestiti ha pubblicato la circolare 2017 n. 1287 per la rinegoziazione dei mutui dei Comuni.

Con l’operazione di rinegoziazione CDP concede agli enti l’opportunità di rimodulare un debito complessivo di circa 23 miliardi di euro, con un beneficio in termini di riduzione delle rate di ammortamento stimabile in circa 1 miliardo di euro nel periodo 2017-2020.

La misura risponde anche alle esigenze manifestate dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) di supportare i Comuni nella gestione attiva del debito, rendendo disponibili risorse finanziarie in loro favore.

Le istruzioni per l’adesione e il perfezionamento dell’operazione sono contenute nella  Circolare n. 1287.

IL PRINCIPIO DI ROTAZIONE NELL’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI COMUNALI

CGA SICILIAIl Consiglio di Giustizia amministrativa della regione siciliana si è occupato del principio di rotazione negli affidamenti mediante procedura negoziata, senza bando, ai sensi dell’art. 57, co. 6, del d.lgs. 163/2006, nello specifico si trattava dell’affidamento temporaneo del servizio di raccolta, trasporto e conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani prodotti all’interno del territorio comunale, con contratto della durata di sei mesi.

Alla procedura hanno partecipato sei imprese tra le quali la ***, precedente gestore del servizio, che è risultata aggiudicataria della procedura con determina del 6.6.2016, avendo presentato un ribasso pari al 48%.

Avverso l’esito della procedura ha proposto ricorso una delle concorrenti  lamentando la violazione del principio di rotazione, di cui all’art. 57 del d.lgs. 163/2006 applicabile ratione temporis, assumendo che il gestore uscente, non dovesse essere invitata alla gara.

Il Tar ha accolto il ricorso, annullando l’aggiudicazione e dichiarando l’inefficacia del contratto e il subentro della ricorrente, nonché condannando l’amministrazione appaltante al risarcimento del danno nella misura del 5% dell’offerta presentata dalla ricorrente per i mesi nei quali il servizio era stato già svolto.

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LA CIRCOLARE DEL MIBACT CON CHIARIMENTI SUL DPR 31/2017

MIBACT LOGOIl Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo  ha pubblicato la Circolare n.15/2017 SG: al fine di fornire chiarimenti sul Decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 2017, n. 31, recante: Individuazione degli interventi esclusi all’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura semplificata.

Allegato alla circolare c’è una dettagliata relazione dell’ufficio legislativo del Dicastero:

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UNA INTERESSANTE PARERE SULLA REINTERNALIZZAZIONE DEL PERSONALE DELLE SOCIETA’ PUBBLICHE

corte-dei-conti-CAMPANIA.jpgLa Sezione controllo della Campania della corte dei conti con una deliberazione (n.56 del 19 aprile scorso) ha ritenuto che, alla luce della normativa vigente, considerata la differente collocazione sistematica della disciplina per la mobilità del personale delle società a partecipazione pubblica e del personale del tradizionale settore del “pubblico impiego” l’art. 30 del d.lgs. 165/2001 non sia in alcun modo applicabile in maniera generalizzata al settore del personale delle società a partecipazione pubblica, per il qual può operare solo nei ristretti ambiti soggettivi e oggettivi, legislativamente consentiti, di “reinternalizzazione di funzioni o servizi esternalizzati” e di “riassorbimento delle unità di personale già dipendenti a tempo indeterminato da amministrazioni pubbliche e transitate alle dipendenze della società interessata dal processo di reinternalizzazione”.

La questione della riallocazione del personale delle società a partecipazione pubblica, assunto al di fuori del concorso o selezione pubblica, non può pertanto trovare soluzione nel riassorbimento del personale in esubero nei ruoli dell’Ente partecipante o di altro Ente pubblico (cfr. del Sezione delle Autonomie n. 9 /SEZAUT/2015/QMIG del 17 febbraio 2015).

Ha rammentato, a tal fine, che la Corte costituzionale ha più volte censurato le leggi regionali che consentivano i meccanismi di reinternalizzazione attraverso il passaggio automatico dall’impiego privato (società partecipata) a quello pubblico (Ente territoriale), aggirando in tal modo l’art. 97 Cost. e, in particolare, la regola che condiziona l’acquisizione dello status di dipendente pubblico al previo esperimento di un pubblico concorso reclutamento (cfr. C. Cost. n.167/2013 e n.227/2013, n.37/2015, n.205/2006, n.274/2003).

Qui trovate la Delibera n. 56

LEGGE ANNUALE SU MERCATO E CONCORRENZA

senato-per-traversoOggi giovedì 27 aprile, alle ore 9,30, l’ Assemblea del Senato , prosegue la discussione della proposta di legge annuale su mercato e concorrenza (ddl n. 2085, già approvato dalla Camera dei deputati), nel testo proposto dalla Commissione Industria. Nella seduta di giovedì scorso, hanno riferito sul provvedimento i senatori Marino e Tomaselli.

Qui trovate il Dossier

LA “MANOVRINA” E’ LEGGE

guSul supplemento ordinario alla Gazzetta ufficiale n. 95/2017 DEL 24 aprile è stato pubblicato il decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo.

Si tratta di 67 articoli che trattano del contrasto all’evasione fiscale (mediante l’ampliamento dello split payment),   al regime fiscale delle locazioni brevi, all’aumento delle accise sui tabacchi, alle disposizioni in materia di giochi, ecc.; sono presenti norme in materia per la definizione agevolata delle controversie tributarie e per il contenimento della spesa pubblica.

Previsti molti tagli ai Ministeri per complessivi 460 milioni.

Molto interessante come sempre la parte (artt. 14 e segg.) riguardante gli enti territoriali che vanno dalla perequazione a favore dei Comuni in base al metodo dei fabbisogni standard, ai fondi per le città metropolitane e alle province (senza dubbio inferiori alle attese).

L’art. 27 contiene le tanto attese misure per il trasporto pubblico locale.

Da segnalare le nuove disposizioni sul DURC (art. 54).

Molto interessanti le norme per la costruzione di impianti sportivi (art. 62).

Qui trovate il testo completo:  SO 50 GU 95/2017

L’AUDIZIONE DELLE COMMISSIONI BILANCIO DEL PARLAMENTO DEL CNEL SUL DEF.

CNELNell’ambito delle audizioni sul DEF davanti alle Commissioni bilancio di Camera e Senato, è stato sentito anche il  CNEL; il Presidente f.f. Delio Napoleone  ha ribadito la necessità che il Governo dialoghi, non strumentalmente, con le parti sociali. Il Paese non ha bisogno di uomini soli al comando. O l’Italia si muove tutta insieme o non va da nessuna parte.

Per quanto riguarda il tema delle famiglie in povertà – circa 13 milioni di persone versano in condizioni gravemente disagiate – nel DEF mancano adeguate proposte.

La povertà crescente, +155% dal 2007, implicherebbe un ripensamento completo del sistema di protezione sociale. Il CNEL registra, con rammarico, la mancata previsione nel DEF e nei suoi allegati di un nuovo sistema degli assegni familiari che venga in aiuto alle famiglie con figli: Non si parla di cifre e non sono previste politiche per incoraggiare la natalità e manca una riduzione dell’IRPEF per le famiglie numerose. Le proposte di politica sociale contenute nel DEF non sono assolutamente sufficienti per riavviare il cosiddetto ascensore sociale, cioè l’aspettativa di miglioramento per sé, per la propria famiglia e per la comunità. Sulle questioni europee, poi, serve una svolta culturale e politica. A fronte di un consenso sempre più decrescente verso l’Europa, sono necessarie iniziative coraggiose quali la predisposizione di un bilancio comune, un Ministro dell’Economia e un Ministro dell’Interno comuni.

Da ultimo il Presidente del CNEL ha fatto presente che, a tutt’oggi,  nonostante l’esito del referendum costituzionale, il Consiglio non è posto nelle condizioni minime per poter operare: da gennaio 2015 i consiglieri del CNEL lavorano gratuitamente finanziando di tasca propria le varie attività.