IL TASSO DI OCCUPAZIONE NEL MONDO

In base ai dati dell’OCSE-OECD pubblicati nel suo “Employment Outlook 2015 l’Italia tra i Paesi europei è quello che ha maggiori difficoltà nell’occupazione. 

La ripresa è ancora lontana dall’essere completa e il tempo sta per scadere per evitare a milioni di lavoratori da essere lasciato intrappolato nella parte inferiore della scala economica.

Molti dei giovani che hanno terminato i loro studi negli anni della crisi e hanno lottato per ottenere un posto sicuro nel mercato del lavoro potrebbero essere vicini ad un punto di rottura oppure essere in grado di salire la scala della carriera.

In effetti, uno dei risultati sorprendenti in questa edizione della OECD Employment Outlook è che le prospettive di carriera a lungo termine sono in gran parte determinati nei primi dieci anni di vita lavorativa.

Alcuni dei lavoratori esperti che hanno perso il posto di lavoro durante la crisi stanno anche avendo un momento difficile mettere le loro carriere di nuovo in pista.

Ad esempio, un certo numero di coloro che hanno perso posti di lavoro nel settore manifatturiero o di costruzione dovrà fare una interruzione di carriera di crescita nel terziario e spesso adattare le loro competenze, se si vuole evitare di diventare intrappolati ai margini del mercato del lavoro.

LA LEGGE DI STABILITA’ 2016 E’ STATA PUBBLICATA

Sul supplemento n. 79 alla G.U. n. 302 del 30 dicembre è stata pubblicata la legge di stabilità 2016.

Si tratta com’è noto di un unico articolo, frutto di numerosi emendamenti specialmente del governo e di 999 commi (un record)

Gli argomenti trattati vanno dalla finanza locale agli interventi nei settori più disparati come: l’agricoltura, l’ambiente, l’energia e la protezione civile,  alla cultura, sport e spettacolo, alla giustizia, alle infrastrutture, all’occupazione, alle politiche di coesione, alla previdenza, alla pubblica istruzione ed alla salute ed ai servizi sociali.

Molti articoli destano perplessità circa la loro copertura finanziaria, ma anche per l’apparente conflitto con norme europee.

In considerazione dei moltissimi rinvii ad altre norme ci vorrà un poco di tempo per approfondire le varie norme introdotte, con particolare riguardo a quelle relative agli enti locali, di cui in parte ha già parlato la stampa, ma che è sempre opportuno rileggere sul testo definitivo.

Le affronterò pertanto separatamente; in attesa chi vuole può leggere il testo della legge qui:

http://www.gazzettaufficiale.it/do/gazzetta/downloadPdf?dataPubblicazioneGazzetta=20151230&numeroGazzetta=302&tipoSerie=SG&tipoSupplemento=SO&numeroSupplemento=70&estensione=pdf&edizione=0

 

INQUINAMENTO ATMOSFERICO: LE MISURE CONCORDATE OGGI TRA IL MINISTRO PER L’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE, LA CONFERENZA STATO REGIONI E L’ANCI

Oggi a Roma si è tenuto l’atteso incontro del Ministro per l’ambiente e della tutela del territorio e del mare con Conferenza Stato Regioni e l’ANCI sul problema dell’inquinamento delle grandi città a seguito del quale è stato sottoscritto un protocollo.

Sono state individuate misure a breve, medio e lungo termine che si aggiungono a quanto già fatto nella legge di stabilità e con il più recente provvedimento “Collegato ambientale”

In primo luogo un fondo da dodici milioni di euro subito disponibile per le iniziative dei Comuni sul trasporto pubblico locale (TPL) e la mobilità condivisa.

Nel caso di sforamento per più di 7 giorni consecutivi dei limiti di smog, i comuni possono decidere: l’abbassamento delle temperature del riscaldamento di 2 gradi; limitare la velocità di circolazione di -20km/h e introdurre sconti sui mezzi pubblici.

A medio termine è prevista la costituzione di un fondo per la rottamazione delle auto più inquinanti ed uno per favorire i percorsi casa-lavoro e casa-scuola, bike sharing, piedibus, ecc.; inoltre sono previste  reti di ricarica elettrica, fondi per la riqualificazione degli edifici e miglioramento dell’efficienza energetica dei condomini, degli edifici della P.A. e delle scuole, grazie ai fondi Kyoto.

Tra gli altri interventi sono previsti incentivi per il verde pubblico e per la riduzione della somministrazione di fertilizzanti azotati i agricoltura per limitare le emissioni di NOx in base alla direttiva europea.

DAL PRIMO GENNAIO NUOVE TARIFFE PER L’ACQUA

Sul sito dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico è stata pubblicata la deliberazione n.664/2015 con la quale viene applicato il nuovo metodo tariffario che entrerà in vigore dal primo gennaio del 2016 ; il nuovo quadro delle regole approvato dall’Autorità pur mirando ad assicurare i necessari investimenti nel settore garantisce  la sostenibilità dei corrispettivi applicati all’utenza, favorendo il miglioramento della qualità dei servizi, la razionalizzazione delle gestioni e riconoscendo in modo efficiente i costi per le sole opere effettivamente realizzate

Il nuovo metodo prevede un ampliamento  diversi tipi di schemi tariffari, che passano da quattro a sei, all’interno dei quali ciascun soggetto competente potrà individuare la soluzione più efficace in base alle proprie realtà.

L’Autorità ha proposto inoltre nuove regole per rafforzare la tutela degli utenti finali con l’introduzione di standard di qualità contrattuali minimi omogenei sul territorio nazionale, con i relativi indennizzi automatici pari a 30 euro che il gestore dovrà corrispondere all’utente in caso di mancato rispetto degli standard stessi.

Molto importante è la possibilità di rateizzare le bollette dell’acqua superiori al 100% del consumo medio annuale

Chi lo desidera può scaricare il testo della delibera  qui:

http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/664-15.htm

Parere d’iniziativa del Comitato delle regioni dell’ Unione Europea sul tema Competitività e decentramento (2006/C 115/03)

In questi giorni c’è molto fervore sulla ridefinizione del ruolo e delle competenze tra: le Regioni, i nuovi enti di area vasta che dovrebbero sostituire le province e i Comuni.
Il Comitato delle regioni dell’Unione Europea ha adottato il seguente parere in data 16 novembre 2005, nel corso della 62a sessione plenaria.
In sintesi i punti trattati sono i seguenti:
–   Rafforzare la competitività nelle regioni, nelle città e nei comuni
– È necessario accrescere il numero degli imprenditori e delle piccole imprese in crescita
–  Rafforzare la competitività secondo un processo che parte dal basso (bottom-up)
–   I fattori del rafforzamento della competitività
–   Misure concrete per accrescere la competitività
–  Raccomandazioni per un rafforzamento della competitività sul piano locale e regionale che prevedono il coinvolgimento delle comunità locali
Il testo completo si può leggere qui appresso:
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52005IR0023&from=IT

LE POLITICHE SOCIALI NELLA LEGGE DI STABILITA’ 2016

La legge di stabilità 2016 per certi aspetti rappresenta una inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni, in quanto finalmente vengono previsti nuovi stanziamenti per la spesa sociale.

I finanziamenti per tali interventi provengono dal Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (FNPS) in attuazione della L. 328/2000; con la legge di stabilità 2016 è stata inoltre formalizzata l’istituzione del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale pari a 600 milioni (Programma Operativo Nazionale PON Inclusione cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e dal Programma FEAD cofinanziato dal Fondo Europeo di aiuti agli indigenti (FEAD) e di un Fondo per le persone non autosufficienti e prive di legami familiari di primo grado. 

Presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze è stato istituito anche un Fondo per il sostegno delle persone con disabilità grave (pari a 90 milioni di euro) che si aggiunge al Fondo per le non autosufficienze (400 milioni).

L’IMPORTANZA DEL BUON GOVERNO DELL’ENTE LOCALE

Il Comune rappresenta per i cittadini la pubblica amministrazione più prossima, quella con cui si confronta quotidianamente e alla quale deve far riferimento oramai per una molteplicità di servizi. Assume quindi grande importanza il funzionamento di questo ente locale e la partecipazione degli elettori alla sua gestione.

Peraltro assistiamo in questi anni ad un allontanamento dei cittadini dalla politica con altissime percentuali di astensione in occasione delle ripetute chiamate alle urne, un fenomeno che preoccupa notevolmente e le cui cause sono molteplici, ma come ha scritto Zagrebelsky «…è democratica una società in cui i cittadini hanno il diritto di votare ma non ne fanno uso? Non sono costretti a rinunciare da leggi antidemocratiche; lo fanno volontariamente[1]».

Ma quale è la causa di questo? Il fatto è che il cittadino percepisce che il suo voto non possa essere determinante per le scelte politiche, specialmente di quelle a livello nazionale e si sente escluso.

Nello stesso tempo, a causa della scomparsa dei partiti tradizionali e delle scuole da loro organizzate per formare la futura classe dirigente della politica nazionale e locale, vediamo arrivare nelle sale consiliari dei Comuni, ma purtroppo anche in Parlamento, soggetti che non hanno la minima conoscenza di come svolgere il loro ruolo, di come dovrebbe funzionare la pubblica amministrazione e di come gestire la res publica.

Stiamo vivendo un periodo in cui constatiamo una perdita dei valori della democrazia in quanto la maggioranza con maniere arroganti si sente sempre più spesso autorizzata a disprezzare il lavoro dell’opposizione considerata talora come un’inutile presenza di disturbo del manovratore.

A tutto ciò si aggiunge una proliferazione di leggi, regolamenti, direttive, linee guida ecc. che, anche a più riprese nello stesso anno, modificano profondamente la normativa di settori importanti della vita pubblica, trovando molto spesso consiglieri impreparati di fronte a questa valanga di disposizioni, talora molto tecniche e di difficile comprensione per chi non abbia una preparazione specifica.

Penso che i cittadini possano svolgere un ruolo importante cercando di far rispettare le leggi, di far arrivare anche la loro voce nella stanza dei bottoni in quanto  tutti pur senza sedere in Consiglio, possono svolgere attivamente il loro ruolo, facendo valere, consapevolmente, i loro diritti.

Le sfide che provengono da una società che è profondamente mutata richiedono agli amministratori locali lo svolgimento di un ruolo molto diverso rispetto al passato che presuppone conoscenze e competenze sempre più vaste, in quanto, oltre a dover applicare leggi complesse e a confrontarsi con la dirigenza spesso si è chiamati a mediare tra interessi molto diversi di cittadini, imprenditori, commercianti, ecc.

Nonostante l’elezione diretta del Sindaco assistiamo negli ultimi tempi ad una aumentata instabilità delle amministrazioni locali dovuta molto spesso alla inesperienza degli eletti, questo è vero sia per la maggioranza che per le minoranze, le quali a mio avviso soffrono di più questa situazione, anche se la cosa appare di meno, non avendo compiti gestionali.

L’intendimento di questo sito è quello di fornire uno strumento a chi, nel rispetto delle regole democratiche vuole tentare di svolgere in maniera adeguata il proprio ruolo, tenendo conto naturalmente che le tematiche possono assumere aspetti diversi a seconda delle dimensioni dell’ente.

FRANCO BRUGNOLA

[1]G.ZAGREBELSKY, Moscacieca, Laterza, Bari, 2015