RAGGIUNTA L’INTESA IN CONFERENZA UNIFICATA SUL RIORDINO DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI DI RILEVANZA ECONOMICA

La Conferenza Unificata, presieduta dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Calderoli, nella seduta del 30 novembre 2022 ha esaminato, tra l’altro, ai sensi dell’articolo 8, comma 3, della legge 5 agosto 2022, n. 118, lo schema di decreto legislativo di riordino della materia dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, raggiungendo l’Intesa sul testo presentato.

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LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO AVVIA LA RIQUALIFICAZIONE DEI PICCOLI COMUNI

Ai sensi dell’art. 3, comma 2, della legge 6 ottobre 2017, n.158, con il d.p.c.m. 16 maggio 2022 (G.U. 167 del 19 luglio 2022) è stata disciplina la predisposizione del «Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni», di seguito denominato «Piano», finalizzato alla tutela dell’ambiente e dei beni culturali, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia e alla riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici nonché alla promozione dello sviluppo economico e sociale e all’insediamento di nuove attività produttive, ai fini dell’utilizzo delle risorse del Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni di cui all’art. 3, comma 1, della legge 6 ottobre 2017, n. 158.

Ai sensi dell’art. 3, commi 4 e 5, della legge 6 ottobre 2017, n. 158, il Piano dovrà definire le modalità per la «presentazione» dei progetti da parte delle amministrazioni comunali, nonché quelle per la «selezione» dei progetti medesimi, mediante bandi pubblici e sarà aggiornato ogni tre anni sulla base delle risorse disponibili nell’ambito del Fondo di cui all’art. 3, comma 1, della citata legge 6 ottobre 2017, n. 158.

IL RAPPORTO DELL’ISTAT SULLA POVERTA’ IN ITALIA NEL 2021

L’ISTAT il 14 giugno ha pubblicato il proprio rapporto sulla povertà in Italia Nel 2021, sono in condizione di povertà assoluta poco più di 1,9 milioni di famiglie (7,5% del totale da 7,7% nel 2020) e circa 5,6 milioni di individui (9,4% come l’anno precedente).Pertanto, la povertà assoluta conferma sostanzialmente i massimi storici toccati nel 2020, anno d’inizio della pandemia dovuta al Covid-19. E’ quanto emerge dalle “Statistiche dell’Istat sulla povertà, anno 2021”.

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GRAZIE AL PROTOCOLLO FIRMATO OGGI TRA ANCI E FNSI LA LEGGE 150 DEL 2000 SARA’ ATTUATA DAI COMUNI ITALIANI

Da quanto di apprende dal sito dell’ANCI il giorno 7 giugno 2022 il presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani e sindaco di Bari, Antonio Decaro e il segretario generale della Federazione nazionale della stampa, Raffaele Lorusso, hanno siglato per conto di Anci e Fnsi un protocollo d’intesa per attivare insieme un programma condiviso di sensibilizzazione sui Sindaci affinché i Comuni, anche in forma associata, prevedano nella loro struttura organica un ufficio di stampa per svolgere l’attività di comunicazione rivolta ai cittadini e quella di informazione verso i media, in linea con i dettami della legge 150 del 2000.

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APPROVATO DAL MINISTRO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA TRANSIZIONE DIGITALE IL PIANO TRIENNALE PER L’INFORMATICA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Con decreto del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale 24 febbraio 2022, registrato dalla Corte dei conti al n. 797/2022, e’ approvato, ai sensi dell’art. 14-bis, comma 2, lettera b), del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, il piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2021-2023.

Il decreto di approvazione e l’allegato piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2021-2023 sono pubblicati sui siti web istituzionali del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (www.innovazione.gov.it) e dell’Agenzia per l’Italia digitale (www.agid.gov.it).

IL PARLAMENTO HA TENUTO UNA AUDIZIONE DELLA CORTE DEI CONTI SU FINANZA TERRITORIALE E FEDERALISMO FISCALE

Corte dei conti, cortile interno, statua di Cavour

Da un comunicato stampa della Corte dei conti si apprende che la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, ha audito i vertici della Corte dei conti in merito all’assetto della finanza territoriale ed alle linee di sviluppo del federalismo fiscale.

Lo stato di realizzazione dell’atteso sistema di autonomia tributaria delle Regioni, ha osservato la Corte, non risulta sostanzialmente modificato rispetto alla precedente audizione (ottobre 2021) e si interseca con gli obiettivi connessi al PNRR, alla riforma fiscale in atto ed al quadro economico delineato dal Governo nel DEF 2022.

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DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2022

Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 6 aprile 2022, alle ore 17.40 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2022, previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica (legge 31 dicembre 2009, n. 196).

Il Documento tiene conto del peggioramento del quadro economico determinato da diversi fattori, in particolare l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’aumento dei prezzi dell’energia, degli alimentari e delle materie prime, l’andamento dei tassi d’interesse e la minor crescita dei mercati di esportazione dell’Italia. Tali fattori sono oggi tutti meno favorevoli di quanto fossero in occasione della pubblicazione della Nota di aggiornamento al DEF (NADEF) nello scorso settembre.

In tale scenario, la previsione tendenziale di crescita del prodotto interno lordo (PIL) per il 2022 scende dal 4,7% programmatico della NADEF al 2,9%, quella per il 2023 dal 2,8% al 2,3%.

Il disavanzo tendenziale della pubblica amministrazione è indicato al 5,1% per quest’anno; scende successivamente fino al 2,7% del PIL nel 2025. Gli obiettivi per il disavanzo contenuti nella NADEF sono confermati: il 5,6% nel 2022, in discesa fino al 2,8% nel 2025. Vi è quindi un margine per misure espansive (0,5 punti percentuali di PIL per quest’anno, 0,2 punti nel 2023 e 0,1 punti nel 2024 e nel 2025).

Questo spazio di manovra sarà utilizzato dal Governo per un nuovo intervento con diverse finalità, in particolare per contenere il costo dei carburanti e dell’energia per famiglie e attività produttive, potenziare gli strumenti di garanzia per l’accesso al credito delle imprese, integrare le risorse per compensare l’aumento del costo delle opere pubbliche e ripristinare alcuni fondi utilizzati a parziale copertura del recente decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17.

Per effetto di questi interventi, la crescita programmatica sarà lievemente più elevata di quella tendenziale, soprattutto nel 2022 e nel 2023 (3,1% e del 2,4%), con riflessi positivi sull’andamento dell’occupazione. Il rapporto debito/PIL nello scenario programmatico diminuirà quest’anno al 147,0%, dal 150,8% del 2021, per calare poi progressivamente fino al 141,4% nel 2025.

La decisione di confermare gli obiettivi programmatici di disavanzo testimonia l’attenzione verso la sostenibilità della finanza pubblica. Al contempo, per il Governo resta imprescindibile continuare a promuovere una crescita economica elevata e sostenibile. Laddove necessario, il Governo non esiterà a intervenire con la massima determinazione e rapidità a sostegno delle famiglie e delle imprese italiane.

IL 2 FEBBRAIO LA CONFERENZA DELLE REGIOONIHA ESAMINATO LO STATO DI ATTUAZIONE DEL PNRR NEGLI ENTI LOCALI

Nel corso della seduta della conferenza delle regioni tenutasi il 2 febbraio il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, è intervenuto sulla gestione del Pnrr, sostenendo che bisogna vigilare sulla qualità del lavoro connesso al Piano nazionale di ripresa e resilienza: “se un prodotto costa troppo poco qualcosa non va. O c’è scarsa qualità o il lavoro è sfruttato. Come Regione Lazio siamo a lavoro per la tutela del lavoro. Guai se agli investimenti del Pnrr coinciderà un abbassamento della qualità del lavoro e un aumento delle disuguaglianze”. Quindi Zingaretti ha sottolineato che la regione Lazio è per la legalità “anche per il lavoro in agricoltura, vuole aiutare le imprese sane, la qualità del prodotto e il territorio. È un impegno molto difficile ma è la strada giusta e noi stiamo spendendo molti soldi del Pnrr e delle risorse europee e guai se a questa fase di grandi investimenti coinciderà anche un aumento delle disuguaglianze sociali o delle condizioni di vita delle persone”.

Primi alla programmazione dei fondi europei. La regione Emilia-Romagna approva la nuova programmazione dei Fondi europei per il 2021-2027: 780 milioni di euro in più rispetto ai sette anni precedenti.

Sono i programmi regionali operativi Fesr (Fondo europeo sviluppo regionale) e Fse+ (Fondo sociale europeo).“Siamo primi tra le Regioni a completare la fase di programmazione, affidando alla Commissione europea una proposta altamente innovativa”, dichiara il presidente Stefano Bonaccini: “Ci muoveremo in maniera complementare e in sinergia con il Pnrr per realizzare in tempi certi investimenti inediti per portata e impatto”.

In Sicilia ammonta a 8,432 miliardi di euro il plafond degli investimenti finora “territorializzati” del Pnrr legati al settore delle costruzioni, per volume degli importi l’isola è terza, dietro alla Campania (10,4 mld) e alla Lombardia (10 mld).Tra ottobre e gennaio, secondo l’ultimo rapporto che l’Ance ha redatto all’inizio di quest’anno, la Sicilia si piazza al secondo posto nel Paese per quantità di fondi”territorializzati”, pari a 3,052 miliardi, preceduta solo dalla Lombardia (3,306 miliardi).Le regioni del Mezzogiorno e del Nord, rispettivamente con 37,3 miliardi (43%) e 36 miliardi (41%) di euro sono quelle in cui sono previsti i maggiori investimenti mentre quelle del Centro ricevono 14 miliardi (16%).Le risorse “territorializzate” risultano concentrate maggiormente nella missione “rivoluzione verde e transizione ecologica” (38%) che comprende, tra gli altri, gli interventi attivati attraverso il Superbonus 110% al 31 dicembre 2021, la ripartizione regionale dei programmi di investimento, piccoli e medi, dei comuni e nella missione “infrastrutture per la mobilità” (31%) che contiene importanti collegamenti ferroviari in avanzata fase di programmazione.

Infine via libera dell’Antitrust Ue allo schema di aiuti dell’Italia da 22,4 milioni di euro per sostenere le autorità portuali colpite dalla pandemia.

IL MESSAGGIO DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Care concittadine, cari concittadini,

ho sempre vissuto questo tradizionale appuntamento di fine anno con molto coinvolgimento e anche con un po’ di emozione.

Oggi questi sentimenti sono accresciuti dal fatto che, tra pochi giorni, come dispone la Costituzione, si concluderà il mio ruolo di Presidente.

L’augurio che sento di rivolgervi si fa, quindi, più intenso perché, alla necessità di guardare insieme con fiducia e speranza al nuovo anno, si aggiunge il bisogno di esprimere il mio grazie a ciascuno di voi per aver mostrato, a più riprese, il volto autentico dell’Italia: quello laborioso, creativo, solidale.

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