INDICAZIONI AI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI SULLA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO SUL RENDICONTO 2017

CORTE DEI CONTI CORTILE INTERNOLa sezione delle Autonomie della Corte dei conti ha pubblicato le Linee guida per la compilazione del questionario per l’attuazione dell’articolo 1, commi 166 e seguenti della legge 23 dicembre 2005, n. 266. Rendiconto della gestione 2017.

LINEE GUIDA PER LA COMPIAZIONE DEL REFERTO DEI REVISORI DEI CONTI SUL RENDICONTO 2017 DEI COMUNI

QUESTIONARIO

Corte dei conti: Linee guida per l’esame del piano di riequilibrio finanziario pluriennale e per la valutazione della sua congruenza

CORTE DEI CONTI CORTILE INTERNO.jpgSul Supplemento ordinario alla Gazzetta ufficiale n. 105 dell’8 maggio sono state pubblicate Linee guida della Corte dei conti per l’esame del piano di riequilibrio finanziario pluriennale e per la valutazione della sua congruenza (art. 243-quater, TUEL). (Delibera n. 5/SEZAUT/2018/INPR).

Com’è noto la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale è uno strumento straordinario, previsto per gli enti locali in condizione di grave squilibrio strutturale, volto a prevenire il dissesto ed a ripristinare gli equilibri finanziari. Le esigenze di risanamento, in genere, conseguono  ad una situazione di illiquidità – in molti casi generata da una sovrastima dell’attivo con crediti di dubbia esazione e/o sforniti di idoneo titolo, nonché da un non accurato riaccertamento ordinario dei residui – che impedisce il regolare adempimento delle obbligazioni con il ricorso ai
mezzi ordinari.
La procedura, che si colloca nell’ambito di un sistema articolato, nel quale sono previsti diversi strumenti per far fronte alle situazioni di squilibrio delle gestioni, favorisce l’emersione di disavanzi occulti, offrendo agli amministratori un utile strumento di auto-risanamento volto a scongiurare la più grave situazione di dissesto finanziario. In tal modo la gestione della crisi resta affidata agli organi ordinari dell’ente e nel contempo le iniziative di riequilibrio vengono sottoposte alla costante vigilanza delle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti ai fini della verifica della piena sostenibilità economico-finanziaria delle misure indicate dal piano allo scopo di garantire l’effettivo raggiungimento del risanamento dell’ente.

Alla Sezione delle autonomie è affidata una funzione d’indirizzo particolarmente orientata ai compiti e alle valutazioni istruttorie della Commissione di cui all’art. 155 TUEL e della quale tengono conto le Sezioni regionali di controllo (art. 243 -quater TUEL, come introdotto dall’art. 3, comma 1, lettera r) , del decreto-legge n. 174/2012, convertito
nella legge n. 213/2012) per assicurare omogeneità di principio nell’esercizio dei compiti ad esse assegnati nell’ambito della procedura di riequilibrio.

Nell’esercizio di tale funzione la Sezione delle autonomie aveva già deliberato le linee guida per l’esame del piano di riequilibrio finanziario, approvate con la deliberazione n. 16/2012/INPR e successive integrazioni (delibere n. 11/2013 e n. 8/2015).

Essendo trascorsi peraltro cinque anni dall’approvazione della delibera, l’impianto di base e i principi che guidano la procedura in esame sono rimasti sostanzialmente immutati ma sono intervenuti elementi di novità che hanno imposto una rivisitazione delle linee d’indirizzo.

In tal senso sono da tenere in considerazione le modifiche del quadro normativo che riguardano, da un lato, l’introduzione di un nuovo sistema contabile e di una diversa modulazione degli obiettivi di finanza pubblica e, dall’altro, le modifiche specifiche che in più occasioni hanno rivisto aspetti di dettaglio della procedura.

Anche sul piano interpretativo si sono, inoltre, registrati numerosi interventi da parte delle Sezioni regionali di controllo e della stessa Sezione delle autonomie (che si è pronunciata nella risoluzione di questioni di massima, talora integrando le richiamate linee guida), nonché da parte delle Sezioni riunite in speciale composizione, alle quali è intestata la giurisdizione in tema di impugnazioni relative ai piani di riequilibrio.

Qui trovate il testo integrale delle nuove Linee Guida:

LINEE GUIDA CORTE DEI CONTI PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO

 

 

LINEE GUIDA PER LA RELAZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEI COMUNI, DELLE CITTÀ METROPOLITANE E DELLE PROVINCE SUI BILANCI DI PREVISIONE 2018-2020 PER L’ATTUAZIONE DELL’ART. 1 COMMA 166 E SEGUENTI DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 2005 N. 266.

ccsaLa Corte dei conti, sezione della Autonomie, con deliberazione n. 8/2018 in data 10 aprile ha adottato le Linee guida per la relazione dei revisori dei conti dei Comuni, delle città metropolitane e delle province sui bilanci di previsione 2018-2020 per l’attuazione dell’art. 1 comma 166 e seguenti della legge 23 dicembre 2005, n. 266.

Ricordo che il comma 166 stabilisce quanto segue: «Ai fini della tutela dell’unità economica della Repubblica e del coordinamento della finanza pubblica, gli organi degli enti locali di revisione economico-finanziaria trasmettono alle competenti sezioni regionali di controllo della Corte dei conti una relazione sul bilancio di previsione dell’esercizio di competenza e sul rendiconto dell’esercizio medesimo».

Il successivo comma 167 prevede che  «la Corte dei conti definisca unitariamente criteri e linee guida cui debbono attenersi gli organi degli enti locali di revisione economico-finanziaria nella predisposizione della relazione di cui al comma 166, che, in ogni caso, deve dare conto del rispetto degli obiettivi annuali posti dal patto di stabilità interno, dell’osservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento dall’articolo 119, ultimo comma, della Costituzione, e di ogni grave irregolarità contabile e finanziaria in ordine alle quali l’amministrazione non abbia adottato le misure correttive segnalate dall’organo di revisione».

Infine il comma 168 recita:  «Le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, qualora accertino, anche sulla base delle relazioni di cui al comma 166, comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria o il mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto, adottano specifica pronuncia e vigilano sull’adozione da parte dell’ente locale delle necessarie misure correttive e sul rispetto dei vincoli e limitazioni posti in caso di mancato rispetto delle regole del patto di stabilità interno».

Le presenti linee guida accompagnano il questionario finalizzato alla predisposizione delle relazioni sul bilancio di previsione degli enti locali per gli esercizi 2018-2020, che gli Organi di revisione economico-finanziaria dei medesimi devono inviare alle Sezioni regionali di controllo, competenti per territorio, ai fini dell’espletamento del prescritto controllo di regolarità e di legittimità sui bilanci di cui all’art. 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (in seguito ulteriormente potenziato con le misure introdotte dal d.l. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito nella legge 7 dicembre 2012, n. 213, e poi trasfuso nell’art. 148-bis del TUEL).

Il questionario risulta articolato in tre sezioni precedute, come di consueto, da una serie di domande preliminari finalizzate a realizzare una prima ricognizione dei principali adempimenti di carattere contabile e finanziario e si arricchisce di una parte dedicata alle “notizie generali dell’ente” atta a permettere di inquadrare con immediatezza la situazione dell’ente da esaminare.
Nelle risposte ai quesiti occorrerà fare riferimento al bilancio approvato dal Consiglio dell’ente salvo dove è espressamente richiesto il dato da variazione di bilancio o da assestamento.
La sezione prima – dedicata agli “Equilibri e saldo di finanza pubblica nel bilancio di previsione 2018-2020”
– contiene domande dirette a verificare che l’impostazione del bilancio di previsione 2018-2020 sia tale da garantire il rispetto degli equilibri, quali declinati dall’art. 162 del TUEL, nonché il rispetto del saldo di finanza pubblica di cui comma 465 e ss, art. 1, legge n. 232/2016. La sezione si completa con domande correlate a profili di carattere eminentemente contabile, con particolari approfondimenti sull’alimentazione e sulla corretta rappresentazione del Fondo pluriennale vincolato, sull’evoluzione del Fondo crediti di dubbia esigibilità, sull’avanzo di amministrazione, sulla pianificazione di spazi finanziari e sulla costituzione di accantonamenti e fondi a titolo prudenziale.
La sezione seconda – dedicata all’ “Indebitamento e strumenti di finanza derivata” – è intesa a ricostruire lo stock del debito e ad analizzarne la composizione, con particolare attenzione al rispetto dei vincoli di indebitamento.
Particolarmente semplificata la sezione terza – dedicata alle “Previsioni di cassa e patrimonio”.
Così ricostruiti gli aspetti salienti di ciascuna sezione in cui è articolato il questionario, emerge evidente come lo stesso rappresenti una base informativa essenziale i cui contenuti potranno essere implementati dalle Sezioni regionali di controllo in relazione a specifiche esigenze conoscitive.

CORTE DEI CONTI SEZIONE AUTONOMIE DELIBERAZIONE N.8/2018