IL 2 FEBBRAIO LA CONFERENZA DELLE REGIOONIHA ESAMINATO LO STATO DI ATTUAZIONE DEL PNRR NEGLI ENTI LOCALI

Nel corso della seduta della conferenza delle regioni tenutasi il 2 febbraio il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, è intervenuto sulla gestione del Pnrr, sostenendo che bisogna vigilare sulla qualità del lavoro connesso al Piano nazionale di ripresa e resilienza: “se un prodotto costa troppo poco qualcosa non va. O c’è scarsa qualità o il lavoro è sfruttato. Come Regione Lazio siamo a lavoro per la tutela del lavoro. Guai se agli investimenti del Pnrr coinciderà un abbassamento della qualità del lavoro e un aumento delle disuguaglianze”. Quindi Zingaretti ha sottolineato che la regione Lazio è per la legalità “anche per il lavoro in agricoltura, vuole aiutare le imprese sane, la qualità del prodotto e il territorio. È un impegno molto difficile ma è la strada giusta e noi stiamo spendendo molti soldi del Pnrr e delle risorse europee e guai se a questa fase di grandi investimenti coinciderà anche un aumento delle disuguaglianze sociali o delle condizioni di vita delle persone”.

Primi alla programmazione dei fondi europei. La regione Emilia-Romagna approva la nuova programmazione dei Fondi europei per il 2021-2027: 780 milioni di euro in più rispetto ai sette anni precedenti.

Sono i programmi regionali operativi Fesr (Fondo europeo sviluppo regionale) e Fse+ (Fondo sociale europeo).“Siamo primi tra le Regioni a completare la fase di programmazione, affidando alla Commissione europea una proposta altamente innovativa”, dichiara il presidente Stefano Bonaccini: “Ci muoveremo in maniera complementare e in sinergia con il Pnrr per realizzare in tempi certi investimenti inediti per portata e impatto”.

In Sicilia ammonta a 8,432 miliardi di euro il plafond degli investimenti finora “territorializzati” del Pnrr legati al settore delle costruzioni, per volume degli importi l’isola è terza, dietro alla Campania (10,4 mld) e alla Lombardia (10 mld).Tra ottobre e gennaio, secondo l’ultimo rapporto che l’Ance ha redatto all’inizio di quest’anno, la Sicilia si piazza al secondo posto nel Paese per quantità di fondi”territorializzati”, pari a 3,052 miliardi, preceduta solo dalla Lombardia (3,306 miliardi).Le regioni del Mezzogiorno e del Nord, rispettivamente con 37,3 miliardi (43%) e 36 miliardi (41%) di euro sono quelle in cui sono previsti i maggiori investimenti mentre quelle del Centro ricevono 14 miliardi (16%).Le risorse “territorializzate” risultano concentrate maggiormente nella missione “rivoluzione verde e transizione ecologica” (38%) che comprende, tra gli altri, gli interventi attivati attraverso il Superbonus 110% al 31 dicembre 2021, la ripartizione regionale dei programmi di investimento, piccoli e medi, dei comuni e nella missione “infrastrutture per la mobilità” (31%) che contiene importanti collegamenti ferroviari in avanzata fase di programmazione.

Infine via libera dell’Antitrust Ue allo schema di aiuti dell’Italia da 22,4 milioni di euro per sostenere le autorità portuali colpite dalla pandemia.

Autore: francobrugnola

Scrittore, mi occupo prevalentemente degli enti locali e di sanità, settori nei quali ho lavorato molti anni come dirigente.

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