Molti enti locali seguitano ad utilizzare male l’informatica litandosi ad acquistare ogni tanto qualche programma per questo o quel settore, senza una integrazione tra loro e spesso con risultati inadeguati alle aspettative.
Il risultato è che siamo ancora molto indietro verso la digitalizzazione delle amministrazioni locali e agli ultimi posti nella graduatoria europea.
L’AGID ci ricorda che ogni ente dovrebbe aver individuato un Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD) che ha tra le principali funzioni quella di garantire operativamente la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, coordinandola nello sviluppo dei servizi pubblici digitali e nell’adozione di modelli di relazione trasparenti e aperti con i cittadini.
L’ articolo 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale obbliga tutte le amministrazioni a individuare un ufficio per la transizione alla modalità digitale – il cui responsabile è il RTD – a cui competono le attività e i processi organizzativi ad essa collegati e necessari alla realizzazione di un’amministrazione digitale e all’erogazione di servizi fruibili, utili e di qualità.
Con la Circolare n. 3 del 1 ottobre 2018, adottata dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, si sollecitano tutte le amministrazioni pubbliche a individuare al loro interno un RTD.