IL RESPONSABILE DELLA TRANSIZIONE DIGITALE

Molti enti locali seguitano ad utilizzare male l’informatica litandosi ad acquistare ogni tanto qualche programma per questo o quel settore, senza una integrazione tra loro e spesso con risultati inadeguati alle aspettative.

Il risultato è che siamo ancora molto indietro verso la digitalizzazione delle amministrazioni locali e agli ultimi posti nella graduatoria europea.

L’AGID ci ricorda che ogni ente dovrebbe aver individuato un Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD) che ha tra le principali funzioni quella di garantire operativamente la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, coordinandola nello sviluppo dei servizi pubblici digitali e nell’adozione di modelli di relazione trasparenti e aperti con i cittadini.

L’ articolo 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale obbliga tutte le amministrazioni a individuare un ufficio per la transizione alla modalità digitale – il cui responsabile è il RTD – a cui competono le attività e i processi organizzativi ad essa collegati e necessari alla realizzazione di un’amministrazione digitale e all’erogazione di servizi fruibili, utili e di qualità.

Con la Circolare n. 3 del 1 ottobre 2018, adottata dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, si sollecitano tutte le amministrazioni pubbliche a individuare al loro interno un RTD.

V GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

Secondo i dati dell’ISTAT “La povertà in epoca di pandemia” 2021 (https://www.istat.it/it/archivio/258936) purtroppo nel 2020 la pandemia ha avuto un evidente effetto sulle condizioni economiche delle famiglie. La condizione di povertà assoluta ha riguardato oltre cinque milioni e seicentomila individui, vale a dire il 9,4 per cento delle persone  residenti in Italia, mentre nell’anno precedente la quota era pari al  7,7 per cento. Tuttavia, è diminuita l’intensità della povertà che misura «quanto poveri sono i poveri», cioè quanto la spesa media mensile delle famiglie povere è inferiore alla linea di povertà. Questa dinamica probabilmente è dovuta sia al livello più basso di consumi nel 2020 sia agli strumenti di sostengo messi in campo e che hanno consentito alle famiglie in difficoltà economica – sia quelle scivolate sotto la soglia di povertà nel 2020, sia quelle che erano già povere – di mantenere una spesa per consumi non molto distante dalla soglia di povertà.

Allo scopo di dare un sostegno alle famiglie che si trovano in difficoltà il Consiglio dei Ministri nella seduta del 15 ottobre ha rifinanziato il Reddito di cittadinanza che subirà però delle modifiche per evitare i problemi che si sono verificati, prevedendo anche che nel caso di rifiuto di una offerta di lavoro, l’ammontare del reddito subisca una riduzione. naturalmente non sono mancate le critiche della Lega.

In occasione di questa giornata anche Papa Francesco non ha mancato di esprimere il proprio pensiero “È decisivo che si accresca la sensibilità per capire le esigenze dei poveri, sempre in mutamento come lo sono le condizioni di vita. Oggi, infatti, nelle aree del mondo economicamente più sviluppate si è meno disposti che in passato a confrontarsi con la povertà. Lo stato di relativo benessere a cui ci si è abituati rende più difficile accettare sacrifici e privazioni. Si è pronti a tutto pur di non essere privati di quanto è stato frutto di facile conquista. Si cade così in forme di rancore, di nervosismo spasmodico, di rivendicazioni che portano alla paura, all’angoscia e in alcuni casi alla violenza. Non è questo il criterio su cui costruire il futuro; eppure, anche queste sono forme di povertà da cui non si può distogliere lo sguardo. Dobbiamo essere aperti a leggere i segni dei tempi che esprimono nuove modalità con cui essere evangelizzatori nel mondo contemporaneo. L’assistenza immediata per andare incontro ai bisogni dei poveri non deve impedire di essere lungimiranti per attuare nuovi segni dell’amore e della carità cristiana, come risposta alle nuove povertà che l’umanità di oggi sperimenta.”

Lo schema di Linee guida dell’ANAC recanti «Indicazioni in materia di affidamenti di servizi sociali»

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) sul proprio sito web informa che intende rivedere la determinazione n. 32/2016 relativa alle Linee guida sui servizi sociali. L’Autorità aveva condotto una prima consultazione ad esito della quale aveva sottoposto al Consiglio di Stato uno schema di Linee guida. Il Supremo Consesso Amministrativo ha suggerito all’Autorità di attendere la stabilizzazione del quadro normativo.

Con il decreto-legge 76/2020 sono state introdotte alcune importanti modifiche al Codice dei contratti pubblici, volte a realizzare quel coordinamento con il testo unico del terzo settore finora mancato. Inoltre, è intervenuta la sentenza della Corte Costituzionale n. 131 del 26/6/2020 in cui sono stati chiariti la natura e la finalità dei rapporti instaurati tra enti del terzo settore ed enti pubblici ai sensi dell’articolo 55 del codice del terzo settore (CTS). Infine, il Ministero del lavoro ha adottato il decreto n. 72 del 31/3/2021, recante “Linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed enti del terzo settore negli articoli 55-57 del decreto legislativo 117/2017” che disciplina in dettaglio i procedimenti di co-programmazione e co-progettazione, le convenzioni con gli Organismi di volontariato e le Associazioni di promozione sociale e l’affidamento del trasporto sanitario di emergenza e urgenza.

Il quadro normativo può quindi ritenersi stabilizzato, con conseguente possibilità di un intervento dell’Autorità volto ad agevolare le stazioni appaltanti nell’individuazione della normativa applicabile agli specifici affidamenti e nell’applicazione concreta delle indicazioni contenute nel codice dei contratti pubblici.

Il documento di consultazione è accompagnato da una relazione AIR che delinea il mercato di riferimento e la situazione relativa agli affidamenti di servizi sociali risultante dai dati in possesso dell’Autorità, individua gli obiettivi dell’intervento regolatorio e gli elementi che saranno utilizzati per la valutazione di impatto della regolazione (VIR). Le

Linee guida saranno adottate, all’esito della consultazione pubblica, ai sensi dell’articolo 213, comma 2, del codice dei contratti pubblici.

Gli Stakeholder potranno far pervenire le loro osservazioni esclusivamente mediante utilizzo dell’apposito modulo entro il giorno 15 novembre 2021. Il modulo si trova sul sito dell’ANAC.